Dalla Metrocity nuove somme per il diritto allo studio: ok in consiglio anche alla convenzione per l’utilizzo di un bene nel Comune di Palmi

Il Consiglio Metropolitano, presieduto dal vicesindaco Carmelo Versace, ha approvato una variazione di bilancio in entrata per 410 mila euro. Somme, queste ultime, che andranno ad aggiungersi a 1,4 milioni stanziati dal Mef in materia di “norme per il diritto allo studio”. L’incremento del fondo, presentato all’assemblea dal consigliere delegato alle Finanze, Giuseppe Ranuccio, servirà ai diversi Comuni del territorio per attività fondamentali quali mense, inclusione scolastica, scolarizzazione, contrasto alla dispersione o scuolabus.
Nel corso della seduta il via libera è arrivato, con i soli voti della maggioranza, anche per la ratifica di una delibera del sindaco Giuseppe Falcomatà, per dare seguito all’iniziativa del dipartimento Politiche sociali del Consiglio dei ministri con l’adesione della Città Metropolitana alla “XX Settimana internazionale contro le discriminazioni razziali” durante la quale l’Ente ha promosso progetti volti a contrastare ogni tipo di discriminazioni sul genere, sull’orientamento sessuale, sul colore della pelle o sulle caratteristiche fisiche.
L’aula di Palazzo Alvaro ha, quindi, espresso parere favorevole allo schema di convenzione con il Comune di Palmi per riattivare un bene, in disuso da anni, mettendolo nella disponibilità del municipio palmese che ne curerà e garantirà la gestione e la manutenzione così da promuovere attività di tipo sociale. Un’operazione utile, ha riferito il vicesindaco Versace in aula, intervenendo rispetto a quello che è un classico schema di co-utilizzo di un immobile che, altrimenti, andrebbe incontro ad un declino sicuro. La convenzione durerà sei anni, eventualmente rinnovabili.
Fra gli altri punti approvati, menzione particolare spetta alla modifica dello Statuto dell’Ente che interesserà le funzioni della Conferenza metropolitana, direttamente interessata dal miglioramento del testo nella parte in cui si abbrevia da 20 a 7 giorni il tempo limite in cui dovrà pronunciarsi su atti di particolare rilievo. Le modifiche hanno interessato anche l’articolo 36 dello Statuto che definisce, in maniera dettagliata, il regolamento degli uffici e dei servizi e l’art.37 con il riconoscimento della figura del vice segretario supplente nel caso della contemporanea assenza del segretario e del segretario vicario. I dirigenti, poi, potranno delegare l’esercizio delle proprie competenze in capo a dipendenti incaricati di elevate qualificazioni.

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